A Paris Photo la fotografia è Curiosa

Aria nuova a Paris Photo, la più importante fiera internazionale di fotografia appena conclusa. La seconda edizione del settore Curiosa, inaugurato nel 2018, dà visibilità ai nuovi linguaggi fotografici in un contesto solitamente dedicato alle più importanti gallerie del mondo e a fotografi già consacrati.

Il curatore di Curiosa, Osei Bonsu, ha scelto delle prospettive emergenti, elaborate da artisti che si stanno interrogando sullo stato attuale della fotografia, nell’era del digitale.
Se, quando è stata inventata, ci si aspettava che l’immagine fotografica rendesse in modo fedele la realtà, questa certezza è diventata sempre più fragile. In quest’ottica, Curiosa raccoglie 14 progetti che esplorano l’attuale instabilità del rapporto tra fotografia e realtà visibile, mantenendo in modo innovativo la sua capacità di svelare l’invisibile, di portare oltre quello che si vede nell’immagine.

L’interesse per l’invisibile ha ispirato per esempio Nate Lewis, che altera le fotografie per sfidare le convinzioni delle persone su razza e storia attraverso distorsioni e illusioni. Raschia lo strato superiore della carta fotografica combinando fotografia, incisione e disegno a inchiostro per rivelare nuovi significati sottostanti.

Nate Lewis, Transparent Memory, 2018
Courtesy Fridman Gallery, New York

Con il suo lavoro Wake of Dust (già visto a Les Rencontres de la Photographie di Arles 2018), Thomas Hauser si occupa dei ricordi e di come sono conservati e ricostruiti. Ritratti di persone provenienti da archivi di famiglia sono combinati con fotografie di frammenti di sculture classiche, rocce, nuvole, forme astratte. Hauser manipola le sue fotografie fotocopiandole, ricostruendole e stampandole nuovamente, spargendovi sopra colla e toner per fotocopiatrice. Ne risultano immagini vaghe, quasi cancellate. La loro realtà si dissolve, il loro significato iniziale viene offuscato da numerosi interventi. Alle fotografie si accompagnano installazioni e sculture che mescolano stampe fotografiche con pezzi di marmo zinco, rame, vetro, formando un insieme di passato e di invenzione.

Thomas Hauser, Module (image) #1
Courtesy Un-Spaced Gallery, Paris

Anche il fotografo e videomaker argentino Andrès Denegri, con l’installazione Mechanisms of Oblivion, indaga il potere documentaristico dell’immagine. Al centro dell’opera c’è un proiettore 16 mm. modificato in modo che distrugga i filmati che riproduce. Le immagini proiettate sono quelle di una bandiera argentina issata e provengono da un archivio storico. In questo modo viene negata la capacità del mezzo cinematografico di conservare e trasmettere la memoria, trasformandolo piuttosto in un’allegoria del processo di rimozione e di oblio della storia.

Elsa Leydier, artista francese che ha scelto di vivere in Brasile, carica di significato politico delle immagini iconiche, utilizzando tecniche diverse. In Braços verdes e olhos cheios de asas, rilegge le immagini dell’Amazzonia e l’idea stereotipata che trasmettono. Decostruendo immagini realizzate da fotografi anonimi e dalla stampa, le reinventa, modifica i colori o le inserisce in collages per rilevare l’aspetto manipolato e costruito nella rappresentazione del territorio. In Les Echappées riscrive mappe socio-economiche cancellando dati, come numeri e riferimenti geografici, e associandole con fotografie poetiche del territorio brasiliano. Il fine è attenuare le rigide rappresentazioni visive di un territorio e trovare una lettura più poetica del Brasile. In Brazil Error System (# Eleñao) inserisce le frasi violente, omofobe e razziste della campagna elettorale del presidente Bolsonaro in immagini trovate sul web con un motore di ricerca digitando la parola “Brasile”. Usando un editor di testo modifica il loro codice digitale e ne altera in qualche modo l’essenza. In questo modo le foto stereotipate di un paese felice e colorato sono modificate con la tecnica del “glitching“, che di solito riguarda i videogiochi o anomalie visive causate da errori di programmazione.

Elsa Leyder, Untitled #3, Braços verdes e olhos cheios de asas
Courtesy Galerie Intervalle, Paris

Il duo Elsa & Johanna (Johanna Benaïnous e Elsa Parra), indaga invece la veridicità delle immagini e l’alienazione che soprattutto nell’era social sta sotto la rappresentazione di se stessi. Il loro lavoro A Couple of Them mostra le due artiste in una serie di travestimenti molto realistici, che suggeriscono che l’identità è sempre una costruzione. Il contenuto del progetto è interessante e in linea con il tema della mostra, anche se dal punto di vista formale più che inventare un nuovo linguaggio continua la lunga tradizione dell’autoritratto en travesti alla Cindy Sherman.

Due immagini tratte da A Couple of Them di Elsa & Johanna
Courtesy Galerie La Forest Divonne, Brussels

Ma in questo momento di grande interesse su come la tecnologia governa le nostre vite e ha influenza sul nostro modo di pensare, alcuni artisti stanno tornando a mezzi analogici di produrre immagini, a un modo apparentemente tradizionale di lavorare con la fotografia, usato però in modo innovativo.

Marie Clerel, ad esempio, presenta una serie di cianotipie che fanno parte del suo percorso di decostruzione del linguaggio fotografico, togliendo di mezzo la fotocamera e agendo direttamente sulla carta fotosensibile attraverso la luce. Nella serie Midi, per esempio, ha esposto per un anno ogni giorno a mezzogiorno per uno stesso tempo prestabilito un foglio di carta fotosensibilizzata con la tecnica della cianotipia, che rende un’immagine più o meno blu a seconda dell’intensità della luce. Il mutamento dei blu nel passare dei giorni riflette il cambiamento quotidiano del cielo.

Marie Clerel, serie Midi, 2018
Courtesy Galerie Binome, Paris

Tutti i 14 artisti selezionati per Curiosa sono: Nydia Blas, Marguerite Bornhauser, Marie Clerel, Andrès Denegri, Elsa & Johanna, Leandro Feal, Nate Lewis, Thomas Hauser, Elsa Leydier, David Meskhi, Morvarid K, Olivia Mihălţianu, Roman Moriceau, Alfredo Rodriguez.

partners tecnici

Sostenitori

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi