Foto da gioco

Amy Touchette ama fotografare la gente nelle strade della sua città, New York. Ora la sua serie di ritratti Street Dailies – realizzata a partire dal 2012, più volte esposta e molto apprezzata dalla critica – è diventata un mazzo di carte da poker.

Questo uso insolito delle sue fotografie piace molto a Touchette, che ha affermato in proposito:

“Adoro l’idea di fornire immagini che non hanno nulla a che fare con le pareti delle gallerie o i libri fotografici. È davvero liberatorio e inclusivo proporle in una forma che tutti conoscono così bene, economica, maneggevole e divertente”.

Anche il mezzo con cui ha realizzato queste foto, un iPhone, non è tra quelli più usati dai fotografi affermati. Eppure questa ritrattista empatica e sensibile si è formata nel solco della migliore tradizione.

Dopo il diploma in arte e scrittura, infatti, Amy Touchette ha lavorato nell’editoria finché un giorno, impressionata dalla tragedia dell’11 settembre 2001, ha deciso di cambiare vita e seguire la sua vera vocazione. Da allora la fotografia, che prima era per lei solo un modo per fissare i ricordi, diventa un mezzo di espressione della sua creatività.

Diversamente dalla pittura e dalla scrittura che richiedono raccoglimento in se stessi e introversione, “la fotografia consente di uscire nel mondo”. È soprattutto questo che l’affascina e che soddisfa la sua umanità e il suo interesse verso gli altri, in particolare verso la gente di New York incredibilmente varia e sorprendente.

Così si iscrive a un corso di fotografia dell’International Center of Photography (ICP). Proprio quello fondato da Cornell Capa, fratello di Robert, insomma, un punto di riferimento per chi si occupa di fotografia, quella seria.

In quel momento non solo il telefonino, ma nemmeno le reflex digitali erano prese in considerazione da quella scuola, Così Touchette comincia a fotografare con l’analogico, all’inizio con una Canon AE-1 e poi, per seguire la sua passione per la street photography, una Leica M7 a telemetro.

Durante il corso all’ICP conferma la sua vocazione di ritrattista e incontra il suo soggetto ideale. Assiste a uno spettacolo di burlesque di World Famous *BOB* e, mettendo a fuoco il suo talento empatico, non si limita a fotografare la sua carriera artistica, ma vuole trasmettere la sua personalità autentica, diventando parte del suo quotidiano:

“Mangiavo quello che mangiava, dormivo nel suo letto, facevo qualunque cosa avesse programmato per quelle 24 ore. Ed è stato fantastico perché per 24 ore ho pensato solo alla fotografia “

Insomma, per Touchette fare ritratti non è cosa indifferente e solo dopo quattro anni di riflessione, pubblica il risultato di questo lavoro: Shoot the Arrow: A Portrait of the World Famous *BOB*.

Ma la passione per la street photography la spinge a cercare un approccio empatico con i suoi modelli anche in un tempo molto più ridotto, in modo da ottenere subito la loro fiducia. Per lei, infatti, il ritratto richiede necessariamente un contatto, una condivisione tra fotografo e soggetto fotografato. Anche se si tratta di foto di sconosciuti, prese per strada con pochi minuti a disposizione.

Questa esigenza l’ha portata a cambiare macchina fotografica. Ha scelto una gloriosa Rolleiflex 3.5 F, quella dei paparazzi romani degli anni ’50, che di foto prese in fretta per strada se ne intendevano. Con la Rollei continua anche oggi a fotografare gli abitanti della sua New York rivelandone caratteristiche e sfaccettature, come nella serie The Young dedicata agli adolescenti.

Si avvicina al soggetto che la interessa, gli chiede se può fotografarlo e instaura una breve conversazione. In quesi pochi minuti cerca un contatto e studia l’inquadratura. Poi di solito fa solo un paio di scatti.

Il gusto per i tempi lunghi le è rimasto per quanto riguarda il flusso di lavoro. Ama fotografare durante l’estate, ogni giorno dalle quattro del pomeriggio al tramonto, mantenendosi sul lato in ombra della strada, per poi sviluppare le pellicole in autunno e concentrarsi solo sulle stampe durante l’inverno.

Flusso di lavoro che cambia completamente quando usa l’iPhone, come nella serie Street Dailies diventata mazzo di carte, di cui si parlava all’inizio. Certo il digitale ammette altri ritmi, molto più veloci, ma il soggetto preferito di Touchette resta quella stessa gente di New York dei ritratti con la Rollei. Insomma, il mezzo non prevale affatto sul suo fine preferito, che resta sempre il ritratto di strada, non importa poi molto con quale fotocamera.

Semmai con il mezzo cambia l’approccio col soggetto. In Street Dailies non c’è quasi interazione. Le fotografie sono realizzate di nascosto, o comunque senza chiedere alle persone di mettersi in posa. È la cosiddetta candid photography: il contatto è più immediato, ma se perde in empatia, permette di documentare in modo più stringente. Infatti, secondo la stessa Amy Touchette:

questo tipo di fotografie “hanno un ruolo importante nella nostra cultura, ci dicono da dove veniamo senza la mano pesante del fotografo.”

Se poi subentra il disagio di scattare senza permesso, Touchette suggerisce di eliminare il senso di colpa pensando alle immagini iconiche realizzate per strada dai grandi fotografi del passato che sono un contributo prezioso alla nostra storia.

Amy Touchette ammette anche che l’iPhone è stata una rivelazione per la libertà creativa che le permette. Per la quantità di scatti che ci si sente liberi di fare, come se fossero schizzi artistici su carta da giornale usa-e-getta. E perché le foto sono più spontanee, meno ricercate rispetto a quelle fatte con la Rollei.

Una volta scattata la fotografia, preferisce applicare i filtri di Hipstamatic, senza ulteriori passaggi in post produzione. Lei resta affezionata all’iPhone 6 SE, anche se ormai è un vecchio modello, per l’ottima fotocamera e le dimensioni ridotte rispetto ai modelli più recenti che le permettono meglio una fotografia “candid”, senza farsi troppo notare.

In ogni caso, che i suoi soggetti si accorgano o meno che li sta fotografando, Amy Touchette cerca il contatto visivo, retaggio di un’empatia comunque perseguita. Anche se il soggetto non è in posa, lei in genere aspetta che guardi dalla sua parte.

La serie Street Dailies continua ad essere aggiornata su Instagram. Come già detto, nel dicembre 2019 Amy Touchette ha deciso di riprodurle su un mazzo da poker standard che si può acquistare sul suo sito.

I cuori sono dedicati apersone amate, i fiori a coppie o gruppi, i quadri a lavoratori, le picche a signore agées.

Street Dailies – © Amy Touchette
Street Dailies – © Amy Touchette
Street Dailies – © Amy Touchette
Street Dailies – © Amy Touchette
Street Dailies – © Amy Touchette

partners tecnici

Sostenitori

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi